La Maestrina col Vestito della Festa, l’Invidiosa scesa dalla provincia culturale e atterrata nel pentolone del potere per farla pagare a chi c’era prima, dato che di programma di governo non sa nulla, ha di nuovo espresso il suo astioso verbo nei confronti del presidente della Repubblica, reo agli occhi del bilioso giovanilismo lombardiano di essere vecchio, ricordando ancora una volta che Napolitano ha nipotini di cui occuparsi e una famiglia con cui vuole stare, quasi a dire lasciatelo morire in pace.
Lei, l’insopportabile zia acida che nessun nipote vorrà avere tra i coglioni, scatena ancora una volta la sua ossessione giovanilista antivecchiaia sul presidente della Repubblica che sta lì dove deve stare, perché eletto, esattamente come lei, e sta facendo il suo mestiere, cosa che non si può certo dire della Maestrina Antipatica con il ginocchio piegato nella foto col Capo che si esprime come la capufficio frustrata che comanda a bacchetta le sue impiegate.
Del resto anche lei ha le sue disgrazie, le hanno fregato il portafoglio. Dicono alcune fonti. Altre ci informano che gliel’hanno rubato. Questa è la cronaca delle straordinarie avventure politiche di Donna Lombardi dal Nulla, portavoce alla Camera del M5S dei Primi della Classe e dei Boy Scout della domenica, ragazzina ye-ye con il gusto della polemica e un pessimo gusto nel vestire.
Di lei poco resterà, per fortuna, ma dal suo insegnamento qualcosa sì dobbiamo imparare; l’arroganza e la superbia, quando si vedono negli altri, non ce ne fanno automaticamente esenti. L’umiltà dell’imparare da chi c’era prima non dovrebbe perdersi mai. Perché a volte sono quelli che il vestito della festa ce l’hanno regalato.