di Giovanna Di Rosa
Secondo notizie date da tutti gli organi d’informazione, Sky TG24 incluso, che qualcosa vorrà anche dire, il Fisco, notoriamente controllato da comunisti al soldo del leader nordcoreano, starebbe reclamando a Mediolanum, la banca del perseguitato Berlusconi e di Ennio Doris, la cifra di 344 milioni di euro per tasse non pagate.
Si tratta senza dubbio dell’ennesimo attacco delle forze rosse all’Unto dal Signore, già Figlio di Dio, che vede coinvolta una delle controllate del gruppo, l’irlandese Mediolanum International Funds.
Secondo quanto pubblica il quotidiano La Repubblica poco prima dello scorso Natale, Banca Mediolanum e Mediolanum Vita, due delle società del gruppo, si sono viste recapitare una serie di avvisi di accertamento fiscale riferiti agli esercizi 2005, 2006 e 2007 per complessivi 323,4 milioni di euro, tra imposte non pagate e sanzioni, che si aggiungono ai 20,8 milioni di euro già contestati nel 2010. Gli avvisi di accertamento, l’atto con cui il Fisco contesta formalmente il mancato pagamento di imposte, segue a un’ispezione della Guardia di finanza, tra il settembre 2010 e il febbraio 2011, e ad accertamenti dell’Agenzia delle Entrate. Non è escluso, peraltro, che il conto possa in futuro farsi più salato, avendo la Gdf esaminato anche gli esercizi 2008 e 2009.