Il ministero degli Affari Esteri russo ha ribadito in una nota di non “essere contro i diritti umani” delle persone omosessuali, dichiarandosi “contrariato” dalle continue accuse che in tal senso vengono rivolte alla Russia da organizzazioni internazionali per la difesa dei Diritti Umani e dall’Unione Europea.
Per le autorità russe le accuse di non rispettare i trattati internazionali sui diritti umani sono false e ingiustificate come si evince dalla richiesta fatta dalla sezione giovanile del partito di Putin Russia Unita che ha evocato l’espulsione dal paese degli omosessuali (non potrebbe che venirgliene un gran bene, poveracci), o dall’arresto delle Pussy Riots, dalla detenzione forzata degli oppositori, dalle acrobazie legislative che permettono cambi costituzionali per rieleggere un presidente ad libitum o dalle leggi contro la propaganda omosessuale che nessuno ha capito cosa sono anche se si applicano già.
Hanno ragione i dirigenti russi, il loro governo non è contro i diritti umani delle persone omosessuali. E gli asini volano.
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