All’ultimo minuto, doveva essere imbarcata il 29 marzo (oggi, che è quando scriviamo, ndr) una lesbica ugandese di 28 anni che chiameremo Christine si è vista revocare l’ordine di deportazione.
La giovane ha inoltrato richiesta di asilo alle autorità britanniche dato che a causa della sua omosessualità rischia la morte nel suo paese di origine, l’Uganda, il cui governo è tristemente famoso per volere, sotto la spinta di certi Evangelisti americani, varare una legge che metta a morte gli omosessuali.
Secondo informazioni non ufficiali la giovane sarebbe stata ripetutamente violentata dal padre, dal quale avrebbe avuto un bambino, e in patria rischierebbe la morte per mano della sua famiglia.
E’ la settima volta che l’ordine di deportazione della giovane viene annullato.