Nei giorni scorsi, un lettore, riferendosi a un articolo sull’opera di Pier Paolo Pasolini a firma Bo Summer commentava che sì, insomma, l’articolo poteva anche avere un certo qual interesse, ma che era un po’ datato e che quindi forse, si riteneva, cioè era possibile che, anzi probabile, certo che non si sa mai, perché sai come vanno le cose, comunque, Pasolini fosse un argomento datato e quindi la gente, i lettori, gli utenti, non provassero interesse per.
Da tal semplice ragionamento ne deriverebbe che la cultura è tale solo quando rappresenta una novità, quindi la Cultura sarebbe il nuovo paio di tette offerto da Striscia la Notizia, o il nuovo album di Renato Zero che pontifica sulla trinità dalla Bignardi, o il cane di Monti?
Se fosse così non si capisce come mai si continuino a vendere Yourcenar, Victor Hugo, i classici greci, Omero, Eschilo, Pasolini, Tondelli, e molti altri insieme anche a tutta quell’altra merda che si pubblica per vendere e per arrivare alla gente che non legge, che per la gente che non legge ci voglion cose semplici come le tette di Striscia la Notiza o i culi sulle copertine dei libri a tematica gay. Insomma questo per dire che…
… questo patetico esperimento di testata on-line che guarda il mondo anche da un punto di vista lgtb, ma non solo, e che fa della Cultura il suo asse portante, se ne frega della cultura che si dimentica dopo un giorno e piuttosto che parlare del nuovo disco del sanremese di turno cerca qualcuno che possa scrivere un articolo decente su Pasolini, o su L’Opera al Nero di Marguerite Yourcenar, per esempio.
Se poi qualcuno lo trova anche datato non sono proprio cazzi nostri.