Sergio Lo Giudice lo anunciava su Twitter, così come Ivan Scalfarotto, che insieme agli altri deputati e senatori omosessuali hanno chiesto la copertura sanitaria per i loro compagni così come prevede la legge per mariti, mogli, compagni e compagne conviventi dei Parlamentari.
Se dal punto di vista della giusta richiesta di accedere a un diritto che dia la stura a una nuova discussione che porti finalmente a una nuova stagione per i diritti lgtb non abbiamo nulla da eccepire, riteniamo tuttavia che il momento non fosse quello giusto.
Data l’ondata di antipolitica, la poca o nulla considerazione che la popolazione ha per gli eletti in parlamento, e parliamo anche della popolazione gay e lesbica, riteniamo che godere di un diritto riservato per il momento ai parlamentari prima che questo venga esteso a tutti i cittadini, non faccia che alimentare un clima ostile, anche verso i politici apertamente omosessuali, che non fa bene a nessuno.
Iscrivetevi alla nostra newsletter (saremo molto rispettosi, non più di due invii al mese)