Quelli della Manif pour Tous, quelli che pregavano per le strade contro i matrimoni gay che per loro le leggi sulla laicità valgono meno della carta igienica, sono furiosi dopo che la loro richiesta di bloccare la legge sul Matrimonio per Tutti e le adozioni per tutti è stata definita “inammissibile”.
L’Associazione aveva lanciato una petizione su scala nazionale per poi presentarla al Consiglio economico, sociale e ambientale (Cese) francese, dimenticandosi che detto Consiglio può pronunciarsi solo su richiesta del Primo Ministro, favorevolissimo alla legge sul Matrimonio per Tutti, quindi ciccia.
L’Associazione Manif Pour Tous ha inviato una nota stampa dove manifesta il suo disappunto e si dice infastidita (car il sont pouvres) che a sostegno della loro tesi non sia stato fatto uno strappo alle leggi, invitando i suoi militanti a scrivere una lettera di protesta a François Hollande.
Non contenti hanno annunciato una nuova manifestazione per il prossimo 24 marzo a Parigi, ancora sugli Champs Elysées, distrutti dalla precedente manifestazione (che il diritto dell’ambiente non è contemplato dai bravi integralisti che pregano per le strade) e appena rimessi a nuovo con una spesa di circa centocinquantamila euro.