Un adolescente ha confessato alla famiglia di essere gay e il padre lo ha pestato. Ecchimosi, graffi sul collo, dal padre padrone maschio virile, rappresentante dell’Inseminatore Ufficiale, il maschio eterosessuale che compie il suo dovere di procreatore, sulla cui erezione si basa il suo mondo, che è rude e padrone con la famiglia, perché il maschio inseminatore è il maschio dominante, e fa il bello e il cattivo tempo, con femmine e figli maschi. Come tra gli scimpanzè. Molto più feroci dei gorilla. Lo spermatozoo come potere.
Siamo volgari? Può darsi.
Il maschio dominante pesta il proprio figlio adolescente che ha appena affrontato lo stress psicologico di dichiarare la propria omosessualità alla famiglia di primati cui appartiene, probabilmente sapendo a cosa andava incontro, probabilmente senza avere scelta, probabilmente come scelta per liberarsi della famiglia di primati… Che vita è quella di un giovane che per gridare aiuto ha dovuto pubblicare le sue foto su Facebook affinché la polizia le notasse e ha commentato, ci dicono, spero che questa volta mio padre vada in galera?
La civile Italia, rappresentata in questo triste frangente dal Veneto cattoleghista, con le sue fabbrichette e il suo viscido cattomoralismo falso e ipocrita, i cui abitanti sono costernati dalla dimissioni di Ratzinger e scatenati contro gli omosessuali: (si tirano pietre e si ingiuriano i partecipanti a feste gay, si sparano colpi d’arma da fuoco ai locali gay chiusi, si pestano coppie per la strada, Bersani sveglia!) dà una volta di più prova della civiltà dei suoi maschi inseminatori con il pestaggio di un adolescente da parte del padre.