Il governo ugandese, con alla testa la presidente del parlamento tanto omofoba da meritarsi la benedizione di Ratzinger, annunciato che riprenderà la discussione su un pacchetto di leggi che comprende anche il famigerato Kill Gay Bill, ovvero la legge antigay che prevede un minimo di 14 anni per chi sia involucrato in una relazione omosessuale, o addirittura la pena di morte, che alla benedetta da Benedetto piace molto.
Contro la legge e l’assurda omofobia del governo ugandese sono state raccolte 460mila firme e Barclays, banca che da lavoro a migliaia di persone nel paese, ha fatto pressioni sul governo affinché rinunci alla persecuzione degli omosessuali.
Addirittura il presidente del paese si era dissociato dalla proposta di legge, dicendo che se l’omosessualità “non è certo da incoraggiare” una legge di tale portata non si giustifica, trattandosi della proposta di un solo parlamentare (chi sarà mai?) non condivisa dalla maggioranza degli eletti in Parlamento.