Anche le due più antiche democrazie d’Europa, Francia e Inghilterra nell’ordine, hanno approvato in prima lettura una legge sul matrimonio per tutti, tutti coloro che vogliono sposarsi: perché il punto è questo. Che l’ordinamento giuridico permetta ai cittadini che vogliono sposarsi, tutti i cittadini senza riferimento all’orientamento sessuale, di farlo e a quelli che non vogliono farlo… chiaro che il problema non si pone.
Da una parte all’altra dell’Oceano, a Rhode Island come in Francia, in Illinois come in Inghilterra, in Argentina come in Spagna, l’avanzamento dei diritti individuali permette società più giuste, armoniose, maggiore rispetto per le differenze, un clima sociale più disteso. In Spagna, realtà che conosciamo assai bene, gli adolescenti -etero, gay o lesbiche- vanno in coppia senza nessun problema, si baciano, manifestano affetto in pubblico e le rare voci di scherno che si alzano, sono zittite. Dai cittadini. E poi dalle leggi.
Uno tsunami sociale che risveglierà le anime più retrive e conservatrici, che imbufalirà i conservatori di tutte le fedi politiche e religiose, che render`a l’omofobia più feroce, perché la lotta continua ogni giorno, ma che nello stesso tempo contribuirà a nuove società dove il rispetto per l’Altro sarà una priorità e non una variabile impazzita.
Iscrivetevi alla nostra newsletter (saremo molto rispettosi, non più di due invii al mese)