Anche Venezia ha deciso, dopo Milano, di chiudere i rapporti di collaborazione con San Pietroburgo dopo l’approvazione dell’omofoba legge contro la “propaganda omosessuale”, con una decisione che non ha stupito nessuno, data l’assurdità della legge che il Parlamento russo ha approvato a schiacciante maggioranza nei giorni scorsi e dopo che anche la regione di Kaliningrad ha votato a favore dell’istituzionalizzazione dell’omofobia di stato voluta da Putin e dalla Chiesa Ortodossa.
La decisione di Venezia anticipa di poco l’incontro del Ministro degli Esteri tedesco con l’ambasciatore russo a Berlino, per manifestare la sua contrarietà alla legge. Forse ci stiamo davvero avviando a diventare un paese decente.