di La Lurida twitter@lalurida
foto: Lost Boys di Slava Mogutin (©slavamogutin 2000)
La notizia viene dalla Russia natürlich e dice che il Ministro della Difesa russo ha raccomandato alle autorità militari del paese che vengano accuratamente controllati pene, testicoli e natiche dei militari affinché si possano scoprire “tatuaggi gay” o altri segni di omosessulità nei loro genitali. Capirete, amiche, come io mi sia scaravoltata, ritorrta, manducata, rivoltata, scannata e pisciata dal ridere nel leggerla… Ma veniamo al sodo, cioè, ricapitoliamo.
Un medico smanazza a una recluta cazzo e palle, apre, chiude, controlla sopra, sotto, a lato (destro e sinistro), controlla le di lui preziose e giovani terga, guarda tra le chiappe (li farà anche abbassare alla fatidica soglia degli ottantanove gradi, che a novanta è troppo gay), per scoprire se ha “tatuaggi gay” o altri segni che denuncino la sua omosessualità?
A mé ‘mó vulite cuntá?
Quanta pruderie e quanto voyuerismo si nascondono dietro queste raccomandazioni da vero maschio che poi sfociano in pratiche che altri maschi dovranno effettuare su altri maschi in un mondo di maschi dove tutto si fa tra maschi, ma la parola frocio non può essere evocata?
E se qualcuno tra reclute o militari dovesse avere una erezione travolto da sì viril spalpazzamento le intelligenti autorità russe lo prenderanno come un segno di frociaggine o come una manifestazione di virilità?
Di fatto la maschissima pratica pretende di scoprire se tra i militari ci sono ex-detenuti che i loro compagni di cella hanno “forzato” a divenire omosessuali passivi (che tra maschi esiste una netta distinzione tra farlo con un uomo o con una donna, come è dimostrato) e che -sempre dovuto a maschissime pratiche– sono stati tatuati con la forza per sottolineare il loro ruolo di “femmina” all’interno dellla prigione)
Questo mondo governato da maschi eterosessuali di integerrima e celebrata moralità veramente non finisce di stupirmi…
P.S. Nel frattempo la regione di Kaliningrad vota la lehhe contro la “propaganda omosessuale”… che czi vuol coerenza, Pierluigzi…