E’ strano, o forse normale in questo strano paese, che il traduttore di una grande compagnia come Sky, una grande televisione con un numero crescente di abbonati, che trasmette in diretta il discorso di Obama, dimentichi -e nel momento più politicamente rilevante del discorso- di tradurre la parola gay. Ripetiamo, ci suona strano. Però in questo strano paese tutto è possibile.
Per la prima volta nella storia degli Stati Uniti, un presidente si è rivolto alla cittadinanza, davanti a 800.000 persone, dicendo che gay e lesbiche devono avere gli stessi diritti e in Italia, l’unica rete che trasmette il discorso, non trova di meglio che “oscurare”, certamente per un caso disgraziato, la parola gay, che non viene tradotta, viene dimenticata, viene “cestinata”.
Iniziativa del traduttore simultaneo, stanchezza (ho fatto questo mestiere, dopo 20 minuti la testa scoppia), ordini superiori, chi lo sa?
Sappiamo che è successo, potete controllare accedendo a questo link, sappiamo anche che non sarebbe dovuto succedere e che non dovrà succedere più.