Andrò contro corrente e sarò insultata, pero mi frega niente: credo che Alessio De Giorgi abbia sbagliato a candidarsi e anche a ritirare la sua candidatura. Sbagliato a candidarsi perché le motivazioni della sua candidatura con la Lista Monti (dopo essere stato pro-Renzi fino a due settimane prima) sapeva di opportunismo, di poltrona e di visibilità pro-visibilità gay che l’abbiam già vista ci faccia il piacere (a meno di un patto per “tenere” al Senato di cui non sono informata), e anche perché dire che bisognava “arginare la deriva di sinistra del PD” vuol proprio dire farla fuori dal vaso, e anche questo l’abbiam già visto ci faccia il piacere.
Attacchi, attacchi, attacchi, e De Giorgi dice “Rinuncio”. Perché? Perché “se devo sopportare tutto questo e stare in posizione non eleggibile no grazie”? No, più semplicemente per gli attacchi alla sua attività di imprenditore e proprietario di siti dove alcuni fanciulli, racconta Libero come se fosse vero, vendono le proprie prestazioni che per me ognuno con la sua topa faccia quello che cazzo gli pare e qui anche De Giorgi è d’accordo (“…attività assolutamente lecite svolte dalle società di cui ero prima amministratore avendo dato le dimissioni proprio a causa del mio impegno in campagna elettorale ed adesso socio al 20,4%: attività di cui non mi vergogno minimamente, tant’è che non ho avuto problemi e/o imbarazzi a parlarne e a “giustificare” quelle che per un imprenditore quale sono altro non sono che fonti di reddito per sé ed i suoi soci…”). Se sono assolutamente leciti perché, “oscurarli”? Per evitare “strumentalizzazioni”? Troppo tardi c’erano già state.
De Giorgi continua con le spiegazioni, e arriva all’identificazione col martirio: “Lungi da me far sì che questa campagna sessuofobica danneggi la comunità LGBT alla quale sono orgoglioso di appartenere ed i cui temi importantissimi (…) non devono essere messi in secondo piano od offuscati da questa discussione”. Più danneggiata di così… tanto valeva star lì e lottare, abbandonare la contesa è la via più facile. Si poteva evitare.
Il sintatticamente confuso comunicato stampa di De Giorgi, una piaggeria nei confronti di Monti che per favore!, offre diversi punti di riflessione sul perché per fare politica non occorrono solo opportunismo e protagonismo, che potrebbero servire a quelle persone lgtb che vogliano candidarsi in futuro. In conclusione, o quasi, non mi spiace non vederlo lì. Non mi sarebbe dispiaciuto vedercelo. Se fosse stato eletto.
In conclusione solo un P.S.
Son straordinaria (che non è il P.S.).
P.S. L’On. Concia è stata pestata con la sua compagna, Vladimir Luxuria ne ha prese di tutti i colori quando si candidó con Rifondazione Comunista, Rosario Crocetta è minacciato di morte un giorno sì e l’altro anche, e c’è ancora qualcuno che si ritira a causa della “gogna mediatica” a cui è sottoposto. Ma se si fanno i siti con i culi nudi e ci si candida al Senato almeno un po’ di responsabilità bisogna prendersela e sapere che a causa di questi culi nudi verrai attaccato, perché sei nella patria dei puritani, dei vaticani, dei bunga bunga e potrei continuare… Se non ci pensi vuol dire che non sai in che paese vivi…
So che mi odierete, ma son Lurida…