“L’ineffabile Paola Binetti, deputata UdC (ora pro Monti) non recede dalla sua missione diffamatoria nei confronti delle persone omosessuali e delle loro famiglie. L’ultima (per ora) è un commento alla recente sentenza della Corte di Cassazione che ha deciso di lasciare un bambino in affido alla madre nonostante questa vivesse in coppia con la nuova compagna, piuttosto che consegnarlo nelle mani di un padre violento. Un atto dovuto che, nel panorama oscurantista della normativa italiana, ha assunto di fronte all’opinione pubblica un oggettivo significato di riconoscimento della realtà sociale delle famiglie omogenitoriali. Secondo la fondamentalista casiniana, invece, occorrerebbe prestare ascolto agli studi scientifici americani che dimostrerebbero che fra i figli dei gay ci sarebbe una maggiore propensione al suicidio”.
Continua Sergio Lo Giudice: “Da anni le principali associazioni nazionali americani di psicologi (come l’APA, American Psychoanalytic Association) e pediatri (l’American Academy of Pediatrics per tutte) si sforzano di ripetere che i bambini cresciuti con genitori dello stesso sesso non hanno differenze emotive, psicosociali e comportamentali rispetto a quelli cresciuti in famiglie eteroparentali e che sono le competenze e l’equilibrio emotivo dei genitori a determinare la qualità della relazione genitoriale e non il loro orientamento sessuale. Di fronte alla levata di scudi delle associazioni LGBT la deputata montiana ha svelato la sua fonte: uno studio di tale Loren Marks pubblicato nel 2012 sul n.41 di Social Science Research. Non si tratta di una rivista di psicologia, così come lo stesso Marks non è uno psicologo, ma un esperto di ecologia sociale che insegna alla facoltà di Agricoltura dell’Università della Louisiana e si occupa prevalentemente di famiglie religiose. Insomma, uno che sa di psicologia come quella Chiara Atzori, di professione infettivologa, utilizzata come paladina e ideologa delle cosiddette terapie riparative, le tecniche di guarigione dell’omosessualità sponsorizzate anche in Italia dal Vaticano”.
“In quell’articolo, non ci sono né dati né risultati di ricerche, ma solo una critica metodologica alle conclusioni dell’APA secondo cui “‘Non un solo studio ha riscontrato che i figli di genitori lesbiche e gay sono svantaggiati in alcun modo significativo rispetto ai figli di genitori eterosessuali”.
“Nel contestare queste conclusioni Marks non porta nessuna statistica sul rischio di suicidio di bambini che crescono in famiglie omogenitoriali, ma si limita a citare ricerche precedenti secondo le quali un rischio di maggiore disagio, e quindi di suicidio, si riscontrerebbe statisticamente in bambini che crescono con un solo genitore”.
“In verità non esiste, neanche negli Stati Uniti, nessuno studio sul rischio di suicidio nei figli di famiglie rainbow, cosa che rende ancor più riprovevole l’azione di inquinamento dell’informazione messa in atto”.
Sergio Lo Giudice è candidato al Senato nelle liste del PD.