L’appoggio delle gerarchie della teocrazia d’oltretevere a Mario Monti, definito esempio di politica alta, siamo tornati ai tempi della DC insomma, quando la politica alta era quella di Andreotti e Forlani, offre una ottima ragione per non votarlo, se l’alleanza con Casini e Buttiglione non era una ragione sufficente.
Si tratta di un nuovo colpo basso ad Al Tappone cùi viene meno la benedizione della CEI che lui si affretta velocemente a cercare di recuperare parlando di valori tradizionali della famiglia e bla bla bla nel giorno del secondo divorzio della sua inutile esistenza terrena.
Si tratta anche dell’ennesima scandalosa scesa in campo della chiesa di Roma nella vita politica italiana, già sufficentemente umiliata dai politici di basso profilo e dal meretricio parlamentare (ed extra).