di Daniele Santi
Anonymous ha lanciato un attacco al presidente Morsi e hanno sfidato la sua “macchina propagandistica” con oltre trenta attacchi che hanno oscurato il sito del presidente, dei suoi ministri, del commercio, del trasporto marittimo, delle imposte. Insomma un black out governativo della macchina “propagandistica”, così la chiama Anonymous, dello stato egiziano.
Il banner con cui gli attivisti di Anonymous hanno rivendicato l’attacco spiega con chiarezza i perché dell’attacco: “Non staremo seduti a guardare” scrivono gli hackers-robin hood “mentre lei distrugge tutto ciò che migliai e migliaia di persone hanno ottenuto. E’ suo compito ascoltare la Sua gente” e aggiungono “Cambieremo la sua macchina propagandistica”.