di Max Bravo Calvo
Il fondatore di Equality Italia, apertamente omosessuale, politico intelligente che apprezziamo per la sua chiarezza e la sua disponibilità, ha risposto alla nostra richiesta di darci il suo punto di vista sulle primarie prossime venture del PD, come esponente del partito che si è schierato con Bersani.
Le nostre domande:
Lei, che è politico intelligente, non avrebbe preferito una “rivoluzione”? Perché continuare a sopportare l’intolleranza della Bindi?
La rivoluzione dentro il Pd è iniziata proprio quando le posizioni della Bindi sono diventate minoranza, e penso di aver contribuito affinché ciò avvenisse in modo deciso. Oggi c’è chi appoggia Renzi che allora ha sostenuto le posizioni della Bindi, quindi, nessuna lezione da certi trasformismi. Personalmente ritengo che il pluralismo sia una buona cosa. Con Bersani ha vinto la coerenza sui diritti civili e la sua linea impegna tutti bersaniani e renziani, compresa la Bindi.
Sui diritti LGTB Bersani ha detto una cosina poi è stato zitto… Che succederà? E cosa non le piace di Matteo Renzi?
Bersani si è speso in tutta la campagna delle primarie sui diritti civili, è l’unico degli esponenti del Pd che al confronto su SKY ha detto chiaramente: unioni civili di stampo tedesco, legge contro omofobia, legge sui figli nati dentro le coppie gay. Si tratta di un programma serio, cui stiamo lavorando da due anni, e che ogni giorni si arricchisce di contributi, grazie al nostro lavoro di Comitato l’Italia dei Diritti per Bersani, un progetto che ha raccolto oltre 500 adesioni in tutta Italia, che tratta di tutti i diritti civili andando oltre i ghetti dentro e fuori il Pd, costruendo alleanze tra donne e uomini impegnati su questi temi. Costruire, unire, questa è la nostra strategia. Di Renzi, che conosco e al quale voglio bene, non mi piace la strategia dello spot, del trattare questi temi come la solita lista della spesa, mentre Bersani ne ha fatto uno dei pilastri del progetto per cambiare l’Italia. Come fanno tutti i partiti democratici e progressisti del mondo!
A parte la nostra personale opinione, che non esprimeremo, avendo sede la nostra testata in Spagna, cosa che ci impedisce di votare in Italia essendo il nostro impegno elettorale dedicato a un altro paese, ci è piaciuta l’immediata disponibilità alla risposta e al confronto di Mancuso.
I “renziani” che abbiamo contattato, via twitter o attraverso le loro pagine web, non ci hanno risposto. Sappiano che Gaiaitalia.com è disponibile a pubblicare anche il loro punto di vista in occasione di questa importantissima tornata elettorale interna al maggior partito della sinistra italiana, che molto sta insegnando anche ai Socialisti spagnoli.
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