di Paolo M. Minciotti
Il parlamento francese comincerà la discussione sul matrimonio ugualitario il 7 novembre e non il 31 ottobre (oggi) come previsto in un primo tempo. La legge sta provocando un certo scandalo (poco, più medietico che effettivo).
La Conferenza Episcopale Francese, invece di occuparsi dello scandalo mondiale dei pedofili, ha fatto la solita levata di scudi accusando la famiglia omosessuale di portare al disfacimento della società e di altre nefandezze possibili e inventate. Inutile.
Arriva anche un’altra notizia interessante: alcuni sindaci, tutti di destra, hanno minacciato di non applicare la legge una volta approvata (e sarà approvata, i socialisti sono al potere in tutte le circoscrizioni, oltre che alla Camera e all”eliseo). Una protesta inapplicabile, considerando che i Sindaci sono funzionari dello Stato e in Francia i funzionari dello Stato obbediscono alle leggi o se ne vanno.