Nel Sud maschilista due presidenti di regione sono dichiaratamente omosessuali. “Ora un gay guiderà la terra forse più sessista d’Italia”. Per la comunità gay, l’elezione di Rosario Crocetta “è un evento da festeggiare”.
“Ma ora faccia pure sesso, serenamente e intensamente”, è il consiglio che Franco Grillini e Aurelio Mancuso, voci storiche del movimento glbt, interpellate dalla Dire, danno al neo-presidente, che in campagna elettorale aveva promesso: “Se diventassi presidente, direi addio al sesso”.
In rete, l’elezione di Crocetta alla presidenza della Regione Sicilia e’ accolta con un misto di soddisfazione e diffidenza dalla comunita’ omosessuale. Sul forum di gay.it la discussione spazia dal profilo personale a quello politico. “E’ un gay strano, un cattolico, uno non militante. Peraltro è alleato dell’Udc. Il partito più omofobo del Parlamento. Per ironia della sorte la sua vittoria potrebbe rappresentare una grossa sconfitta per i gay italiani”, scrive ad esempio Calvin 2010.
Perplessità, quelle in rete, che non convincono i volti storici dell’impegno omosessuale in Italia. Il presidente onorario di Arcigay Franco Grillini esulta: “Nell’82, a Bologna, eravamo in 400. Eravamo cioè tutti i 400 gay italiani che avevano il coraggio di dichiararsi. Ora- spiega Grillini- abbiamo le due regioni più maschiliste, la Puglia e la Sicilia. Addirittura nella terra della mafia e di compare Turiddu, governa un omosessuale dichiarato. E’ una svolta innegabile”.
L’elezione di Crocetta è il segno che qualcosa sta cambiando davvero: “Per 30 anni c’hanno rotto la minchia che noi eravamo minoritari, che le nostre posizioni erano invise alla maggioranza, che le priorità erano altre… Balle: come si vede gli italiani hanno a cuore i diritti civili”, spiega Franco Grillini.
Ma cosa potrà fare il neo-presidente, in alleanza con l’Udc e forse, in futuro, anche con Gianfranco Miccichè? “Io lo conosco. Lui fara’ delle cose anche per la comunità gay”, promette Aurelio Mancuso, presidente di Equality Italia.
“Lo abbiamo incontrato prima dell’elezione- sottolinea- e sappiamo che si impegnera’ per garantire i diritti non solo dei gay ma di tutti. Anche se le competenze regionali in questo campo non sono vaste, Crocetta si impegnera’ per le politiche antidiscriminatorie. Ci vuole una legge come quelle della Toscana che da’ diritti a tutti i conviventi, per quanto riguarda ad esempio l’accesso a strutture e servizi pubblici, a cominciare dalla sanità”.
L’invito di Mancuso e Grillini, è a non “discriminare” i politici che si dichiarano gay. “Lui non è un militante omosessuale, ma questo non è una colpa”, spiega Mancuso. Da entrambi viene però l’invito a fare “la pace” con la sua omosessualità.
“L’amore rende sereni e aiuta a prendere decisioni efficaci”, dice Mancuso. E Grillini: “Fare sesso con trasporto e intensità’ aiuta la buona politica. Rosario ci ripensi”.