In una intervista a Sky 24 di domenica pomeriggio, gestita da un’insopportabile Latella che gli ricordava i suoi (di lei) trent’anni di carriera giornalistica, Nichi Vendola si è posizionato a favore del ”vecchio” PD ricordando che Renzi rappresenta un ”liberismo” da rottamare. Non siamo né per Renzi, né per Vendola, né per il PD, ma definire Renzi ”liberista” significa non avere letto il suo programma. E averne paura.
Rosy Bindi, inutile presenza conservatrice in un PD nato per cambiare l’Italia (sic) ha dichiarato che da Renzi arriva ”un messaggio Berlusconiano”, come se fosse meglio il Ratzingerismo che la presidente del PD propugna, mentre il segretario Bersani parlava a ”Che Tempo che Fa” come se avesse le idee chiare. La domanda non è se Renzi vincerà o no. La domanda è che farà Bersani, che farà la Bindi, che farà D’Alema qualora Renzi dovesse vincere.
Lo abbiamo scritto e lo ripetiamo, ciò che pensiamo del programma di Renzi è che è un progetto di futuro e non un progetto per gestire il potere dentro il PD. Che gli elettori delle primarie del partito, l’unico partito italiano che le fa, va ricordato, sottolineato e lodato, lo votino è un’altra questione. Dopo vent’anni di Berlusconi il peggio potrebbe non essere ancora arrivato. Che Vendola giochi ”conservatore” per ”rottamare” l’unica faccia nuova del panorama politico è francamente insopportabile.
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