Non si è fatto prete: ha celebrato un matrimonio simbolico, ché solo quello possiamo celebrare in Italia, tra due donne. Una delle due è gravemente ammalata e potrebbe andarsene presto. Sergio Lo Giudice, che vestiva la fascia tricolore del Sindaco, ha officiato la cerimonia tra gli applausi della cominità lgtb bolognese alle due donne.
Dopodiché, ancora una volta, per l’ennesima volta, ha dovuto ripetere che il matrimonio ugualitario è ”un diritto fondamentale. Lo dicono la Corte europea dei diritti dell’Uomo, la Cassazione, la Corte Costituzionale. Si tratta di un concetto giuridico che c’è, esiste, ma in Italia non è recepito”. La simbolica cerimonia rappresenta un ulteriore passo in avanti nella battaglia per l’uguaglianza di diritti nell’Italia ridotta a semi-teocrazia dalle destre cattointegraliste e da Ratzinger.
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