di Emilio Campanella
Un giro a San Samuele ed altrove cercando e trovando padiglioni nazionali, mostre collaterali nascoste, in occasione della Biennale Architettura. Inizio con POST-CITY a Ca’ del Duca, sede del padiglione del Lussemburgo. Un’elegante, freddina esposizione di piani urbanistici tridimensionali, in una sede che ci ha abituato, da molti anni, a mostre ed installazioni indimenticabili.Quest’anno in tono molto minore.
Alla Galleria A+A, spazio sempre molto suggestivo, quello della Slovenia, che propone una panoramica di progetti, idee, interventi interessanti e presentati in maniera estremamente stimolante dal titolo 100 Y C (100 year city); accanto, a Palazzo Malipiero: PASSO SUCCESSIVO del padiglione del Montenegro, fra suggestione ed inquietudine, installazione e progetto.
Di fronte, la nuova mostra di Patrik Mimran: AFTER, l’immagine del cielo come paesaggio mentale; un’ ulteriore esplorazione tematica intorno a cieli e nubi, quest’anno, in quello che è divenuto il suo spazio espositivo veneziano. Insieme, una nuova serie di t-shirt tematiche e dalle scritte intriganti. Poco più lontano, sul Canal Grande, il Portogallo, al Fondaco Marcello: LISBON GROUND, uno dei padiglioni più eleganti.