L’uomo che ha creato uno stato fantasma e un partito inesistente alleandosi con un partito di plastica con il quale ha fatto quello che cazzo ha voluto in Italia per quindici anni, costretto a dimettersi a furor di popolo dopo scandali che avrebbero fatto tacere chiunque torna alla carica improvvisandosi critico letterario.
Se la prende Alessandro Manzoni, e dice che si tratta di una ”Canaglia che ha unito l’Italia con un’opera che è un mattone” (riferendosi a I Promessi Sposi). Francamente non si sa che dire, l’Uomo che ha fatto del linguaggio sgrammaticato e dell’ignoranza una bandiera, che è riuscito a partorire un Trota e che si è inventato uno stato dal nulla puó evidentemente, dall’alto del suo genio, sputtanare un uomo che – morto e che non puó difendersi – in vita sua ha scritto solo un bel romanzo e che, per questo, è passato alla storia.
Bossi non passerá alla storia. Di questo siamo certi. Sarà invidia la sua?
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