Il Festival Mix di Milano ha annunciato i premi della 26° edizione del Festival di cinema gay lesbico e queer culture, dopo sei giorni di intensa programmazione di pellicole, cortometraggi e documentari provenienti da tutto il mondo.
La Giuria del 26° Festival MIX Milano – Concorso Lungometraggi, composta da Jody Fouqué, Francesco Frongia, Luki Massa, Filippo Mazzarella, Gory Pianca, Dalila Sena, assegna i premi ai migliori lungometraggi, la Giuria Concorso Documentari composta da Cecilia Ermini, Titta Cosetta Raccagni, Alessandro Scotti, e la Giuria del Concorso Cortometraggi, composta da Max Croci, Manuel Masi, e Cristina Salardi, hanno assegnatoi premi.
Miglior Film a
CLOUDBURST di Thom Fitzgerald, Canada 2011, 93’
Con la seguente motivazione: Racconto avvincente di un sentimento ostinato che fa di due anziane lesbiche due memorabili eroine romantiche, in lotta contro la brutalità dei pregiudizi. Road movie rocambolesco e movimentato, Cloudburst sceglie il registro della commedia per parlare di temi importanti come l’amore, la vecchiaia, i diritti civili. Un’opera popolare, toccante e divertente, che sa far ridere e pensare, e che confidiamo sarà in grado di far capire a tutti che nessuno può toglierci il diritto di essere… happy together.
Premio Speciale a
WEEKEND di Andrew Haigh, Gran Bretagna 2011, 97’
Con la seguente motivazione: Opera intensa, delicata ed emozionante. La scrittura attenta, la naturalezza della messa in scena, l’ottima prova dei due attori protagonisti ne fanno un film coinvolgente e sincero, in cui il discorso su sessualità, identità e incontro con l’altro è condotto con grazia e sensibilità rare. Film pieno di sentimento e privo di sentimentalismo, ‘Weekend’ ci ricorda che concedersi la possibilità di un amore resta la più dolce, e forse la più faticosa, delle rivoluzioni.
Menzione Speciale a
YES OR NO? (YAK RAK KO RAK LOEI) di Saratsawadee Wongsomphet, Tailandia 2011, 107’
Con la seguente motivazione: Opera di disarmante dolcezza, per la freschezza dell’insieme e in particolare per la bella prova attoriale di Supanart Jittaleela, che con la convincente interpretazione di Kim ci regala un personaggio che resta nella testa e nel cuore.
Miglior Documentario a
UNITED IN ANGER: A HISTORY OF ACT UP di Jim Hubbard,USA 2012, 90’
Con la seguente motivazione: È un opera che porta in sè l’importanza del lavoro collettivo e di quello militante. E che racconta di una battaglia difficile come quella contro l’Aids facendone capire il senso politico e le battaglie per i diritti ad essa legati. Senza mai cedere a banali drammatizzazioni. È il film più completo e quello che non ci fa dimenticare che è anche grazie a persone come quelle di act up che noi oggi siamo qua a sostenere e godere di un festival Lgbtq.
Menzione Speciale a
THERE WERE ALWAYS DOGS, NEVER KIDS di Alessandro Magania e Max Tannone, USA 2012, 25’
Con la seguente motivazione: Per la capacità di descrivere con passione e semplicità un piccolo mondo antico di cinefilia oramai in estinzione ma anche perchè non abbiamo capito chi è il gay, e questo è il bello.
Miglior Cortometraggio a
DICEN – THEY SAY di Alauda Ruiz de Azúa, Spagna, 20’
Con la seguente motivazione: Immergersi in una quotidianità che ferisce, che giudica senza conoscere, che usa le parole come la più feroce arma di offesa. Un getto continuo di acqua fredda che obbliga lo spettatore a tenere gli occhi aperti e a fare i conti con quella che può essere definita “la prima espressione di omofobia”: il bullismo. “Happy Together” è una promessa e un impegno. Questo film ci ricorda che la strada è ancora in salita. Un’opera magnificamente didattica, delicatamente struggente, pura e reale.
Menzione Speciale a
CYCLICITY di Jason Knade, USA 2011, 10’
Con la seguente motivazione: Se la vita è un ciclo continuo, la storia d’amore ne è la sua massima espressione. Ce lo descrive bene Jason Knade, che, mostrandoci la storia di due ragazze, ci racconta con leggerezza e lucidità i sogni e le delusioni di tutti. Una relazione di coppia è come una ruota panoramica che amplifica le emozioni fino al raggiungimento del punto più alto, quello da cui il mondo è davvero ai nostri piedi. Ma la discesa è inevitabile. Per non ripetere gli stessi errori, per la lineare, creativa e maledettamente vera esemplificazione del motore che ci tiene vivi, la menzione speciale nella sezione “cortometraggi” alla 26° edizione del Festival Mix va a “Cyclicity”.