Uno dei tanti Gay Pride italiani che reclamano visibilità per questo e per quello e che non porteranno a casa nulla, salvo le solite polemiche, prenderà il via il 12 giugno da Porta Saragozza, dove un tempo stava il Cassero, assurto ora a luogo di culto in spazio assai più consono.
Il corteo, dedicato alle famiglie omoparentali, arriverà a Piazza Maggiore alle 21. E’ la prima volta nella trentennale storia dell’Orgoglio LGTB italiano, e potrebbe essere il solo risultato visibile.
Oltre ad alcune migliaia di persone è atteso tutto l’inutile Gotha del Movimento. Dai deputati che appoggiano il Gay Pride solo a parole, agli attivisti lgtb che pensano a quello che hanno sotto le chiappe, parliamo di poltrone, e se non ce le hanno pensano a come farsele, a quelli che le poltrone ce le hanno già o se ne sono inventate di nuove, ché pranzo e cena sono una cosa seria.
Le ”nuove famiglie” lgtb apriranno il corteo con il trenino delle Famiglie Arcobaleno e il carro dell’Agedo.
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