Sfacciati comunisti dicono che a Giovanardi sia venuto il coccolone e al papa medievale anche. La Cassazione si è pronunciata proprio come se contasse qualcosa, sulle unioni ugualitarie e ha sentenziato che gay e lesbiche hanno il diritto di vivere insieme come coniugi e di avere diritti analoghi a quelli delle coppie eterosessuali sposate i cui capifamiglia si incazzano con i musical come ”Priscilla”.
Il sempre troppo ottimista quotidiano l’Unità scrive che con questa sentenza l’Italia si avvicina alla Spagna: disgraziatamente no. L’omofobia presente in Italia, gli spagnoli, per fortuna, nemmeno se la sognano. Aurelio Mancuso, presidente di EqualityItalia grida in Twitter contro tutti i ”reazionari” che a suo dire sono stati ”sbugiardati”. Verrebbe da chiedere se i reazionari stanno tutti in parlamento o se un buon numero di questi sciagurati non stia anche nelle varie associazioni lgtbqituvz, e tutto il mondo analfabeta.
Nella sua sentenza la Cassazione sottolinea che ”l’intrascrivibilità delle unioni omossessuali dipende non più dalla loro ‘inesistenza’ e neppure dalla loro invalidità ma dalla loro inidoneità a produrre quali atti di matrimonio, appunto, qualsiasi effetto giuridico nell’ordinamento italiano”: insomma le unioni esistono, ma è lo stato Italiano che le rende invisibili. Più chiaro di così.
Adesso il puttanaio chiamato Italia, dove ci si può trombare impunemente le minorenni, ma dove ti ammazzano di botte se stai mano nella mano con il tuo compagno, e dove un giornale come ”Libero” tuona contro la serie ”Fisica o Chimica” produzione spagnola della cattolicissima Antenna 3, dovrà legiferare, se gli pare, sulla questione. Un cambio di atteggiamento delle associazioni lgtb del Belpaese sarebbe cosa buona e giusta. Aspettiamo ansiosi parole d’oro di Bersani e della Bindi sulla questione, per favore non deludeteci. E ci aspettiamo anche reazioni reazionarie.