Il sito d’informazione LGTB dedicato ai paesi islamici e del Medio Oriente teme che la censura annunciata da Twitter giovedí scorso e che il 28 gennaio ha portato a uno sciopero dei Tweets (con scarsi risultati, vista la superficialità con la quale molti utenti si sono
avvicinati alla questione), riguarderà specialmente gli scambi tra usuari LGTB che utilizzano la popolare rete sociale per entrare in contatto o per avvertirsi dei (tanti) pericoli che corrono. Secondo Dan Littaure, direttore esecutivo di Gay Middle East, ”Twitter rappresenta uno strumento formidabile per la difesa e la promozione dei Diritti Umani, specialmente quelli relazionati con l’orientamento sessuale, soprattutto nell’area del Medio Oriente e Nord Africa”.