Non ci sono solo i tagli di Monti e le lacrime della Ministra del Lavoro sulle prime pagine dei giornali di mezzo mondo, c’è anche l’imbecille decisione, seguita dai soliti servi di scena, di non usare la parola ”preservativo” nelle
comunicazioni pubbliche via radio e tv, lo scorso primo dicembre, giornata mondiale di lotta contro l’AIDS. Nonostante la forte eterosessualizzazione dell’epidemia e il crescente numero di contagi il Governo italiano, grazie alla cecità di un suo ministro, decide di fare come Donat Cattin, che invió una lettera agli Italiani che diceva più o meno che l’AIDS se la pigliava chi se l’andava a cercare, e ignora la prevenzione più semplice in perfetta linea con le indicazioni della Teocrazia di Ratzinger. Si vergognino.