16.8 C
Roma
9.3 C
Milano
Pubblicità
Roma
cielo coperto
16.8 ° C
17.1 °
15.9 °
71 %
3.6kmh
100 %
Ven
18 °
Sab
16 °
Dom
13 °
Lun
14 °
Mar
15 °

POLITICA

Pubblicità

ALTRA POLITICA

Pubblicità

ESTERI

Pubblicità
HomeNotizieCinema & TVIl nuovo film di Andrea Segre, ''Io sono lì''

Il nuovo film di Andrea Segre, ”Io sono lì”

Pubblicità
GAIAITALIA.COM NOTIZIE anche su TELEGRAMIscrivetevi al nostro Canale Telegram
GAIAITALIA.COM NOTIZIE su WHATSAPPIscrivetevi al nostro Canale WHATSAPP

Il film in uscita nelle sale, e presentato all’ultima Mostra di Venezia nelle Giornate degli Autori, è uno dei film che non ero riuscito a vedere il mese scorso e che ho recuperato in questi giorni. Si tratta

dell’opera prima narrativa di un documentarista, e nasce da un’immagine colta dal regista: un bar (baccaro, come si dice in zona) nel veneziano, gestito da una signora cinese attorniato da clienti veneti. Da qui una storia semplice raccontata con molta precisione di ambientazione e con un occhio  molto sensibile al paesaggio urbano di Chioggia ed alla laguna che la circonda, anche grazie alla magnifica fotografia di Luca Bigazzi.  Shun Li (Zhao Tao, molto intensa e credibile) viene trasferita da una fabbrica di abbigliamento a Roma, a Chioggia, appunto, dove si è deciso per lei che gestirà un’osteria. Lì non si perde d’animo, affronta il suo compito e socializza con i suoi nuovi clienti che la prendono abbastanza a ben volere. Lei è una donna sensibile e con una sua cultura che si avvicina a quella di Bepi il poeta (Rade Serbedzija, anche lui intenso ed umanissimo), rimasto vedovo da poco, slavo da trent’anni pescatore in città, uomo schivo e serio, poeta spontaneo. Le loro solitudini li avvicinano: lei figlia di un pescatore, ed in attesa che il suo bambino di otto anni possa raggiungerla sente la vicinanza di un altro straniero, con lui scopre la laguna, confronta il lavoro di Bepi con quello del padre, scopre giochi linguistici, conoscenze che si confrontano, ma le due comunità ostacoleranno la loro amicizia. É molto importante come il regista conduce il racconto, attraverso notazioni, osservazioni umane, con grande pudore ed anche con ironia. Un episodio molto bello è quando Li vede l’acqua alta per la prima volta, dapprima incuriosita dalle piccole onde che lambiscono i suoi stivali, poi sgomenta, nel suo bar allagato, fraquentato dai clienti noncuranti che conversano, leggono il giornale, bevono, giocano a carte, e che alla sua domanda intorno alla durata dell’alta marea le rispondono che durerà tre ore, l’espressione smarrita dell’attrice è decisamente impagabile. Notevoli anche i personaggi di contorno, come la compagna di stanza che va a fare Tai Chi, nell’oasi e sulla spiaggia di Cà’ Roman…luogo meraviglioso! Il coro degli avventori sono Marco Paolini (Coppe), Roberto Citran (avvocato), e Giuseppe Battiston (Devis, per una volta un personaggio sgradevole, delineato, al solito, con grande precisione) fra gli altri. Il film avrebbe meritato maggiore attenzione al festival, ma mi auguro che abbia un buon riscontro nelle sale… Certo altre pellicole vengono scelte per la corsa agli Oscar, ma si tratta di ben alto livello commerciale… di qualità preferisco non dire!

Iscrivetevi alla nostra newsletter (saremo molto rispettosi, non più di due invii al mese)

Articolo precedente
Articolo successivo
Torino
cielo coperto
3.9 ° C
5 °
3.2 °
81 %
0.5kmh
100 %
Ven
7 °
Sab
5 °
Dom
6 °
Lun
9 °
Mar
6 °
Pubblicità

LEGGI ANCHE