Così il Parlamento, mentre l’Italia è sull’orlo del baratro, si preoccupa di un decreto legge che vuole bloccare anche blog e siti internet e costringerli alla rettifica (o alla chiusura se non lo
fanno), nel caso qualcuno si senta offeso dai suoi scritti. Arcigay sappia che è uno strumento che anche la sua egopata dirigenza e il suo ufficio stampa con nome e cognome potranno utilizzare, in un nuovo inno all’italico horror vacui (quello che provano gli altri guardando all’Italia).
Già che ci siamo, e dato che siamo un po’ stronzi, ce la prendiamo anche con gli omosessuali e le lesbiche che hanno votato a destra perché c’è sempre bisogno di guardare a chi dice male di un gay perché ”quello lì è più gay di me, io son più maschia”. I disastri che si possono provocare quando si vota (o si ragiona) con il culo, sono finalmente sotto gli occhi di tutti. E per favore, non tirate fuori la storia che non c’era altra scelta: c’è sempre un’altra scelta. Quella di provare a capire e approfondire invece di farsi accecare dai lustrini e dalle pailettes (etero in questo caso, ma non meno falsi), era ed è una scelta.
P.S. Qualcuno informi l’associazione lgbt più inutile d’Europa che la polizia serba ha arrestato sei estremisti che stavano bruciando bandiere USA e UE per l’appoggio dato al Gay Pride di Belgrado e che risultano essere pericolosissimi e pronti a tutto pur di impedire la marcia. Prima di piangere e urlare (com’è profondo il mare), varrebbe la pena informarsi sui perché e percome delle sospensioni e dei divieti. Tra un attivista morto e uno vivo, preferiamo sempre uno vivo.
P.P.S. Il fatto che annunciamo il raggiungimento di un accordo sulla legge-bavaglio per i blogs, non toglie nulla alla validità del ragionamento fatto più sopra (naturalmente è questione di punti vista)…
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