Ieri abbiamo ricevuto, e la sorpresa ci ha lasciati paralizzati dallo stupore, la gioia ha appannato i nostri sguardi mentre le lacrime scendevano copiose in un’indipendenza emozionale che ha stupito la redazione
tutta, un altro inutile comunicato stampa dell’ufficio stampa di Arcigay con nome e cognome, che si riferiva alla ”straordinaria decisione” del governo americano di abolire la ”Don’t Ask Don’t Tell”, impreziosita da una (delle tante) dichiarazione del presidente nazionale Patanè: ”La fine della DADT, Don’t ask don’t tell, è una pietra miliare nella lotta del movimento gay internazionale per la conquista della piena parità. E’ una decisione di dignità e rispetto che avrà ricadute in tutto il mondo’‘. Il bravo Patané dovrebbe spiegare agli omosessuali italiani che nemmeno possono camminare per le strade senza il rischio di essere pestati, quali ”ricadute” pensa che la decisione americana possa avere sulla qualità della vita delle persone omosessuali italiane. Se lo farà, per favore, cerchi di farlo bene, senza trombe e senza bande, e con parole semplici che siamo ignoranti. E se trova il tempo e i mezzi, ci spieghi perché Arcigay sta ancora lì dopo trent’anni di fallimenti, perché le facce che la governano sono sempre le stesse, perché tutto quello che riguarda il quotidiano delle persone omosessuali italiane viene negato a favore di lotte intestine tra queste associazioni e quelle altre associazioni, ci spieghi cosa ci fa alla presidenza di un’associazione che non sta facendo nulla se non parlare al suo ombelico. E se può spieghi anche alla popolazione omosessuale perché alla sua associazione di inutili egocentrici cialtroni piaccia tanto la parola ”straordinario” quando nei fatti non sanno nemmeno governare l’ordinario. Un dettaglio, il comunicato stampa contiene un link al Washington Post, perché si sappia che l’ufficio stampa conosce anche l’inglese.
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