Sono tre religiosi (potevano esserci dubbi?), nella fattispecie due preti e un rabbino, appartenenti all’associazione New Yorkers for Constitutional Freedoms, e hanno denunciato presunte
irregolarità nell’iter che ha condotto all’approvazione della legge. Per questa ragione, e non per odio omofobo come a molti superficiali potrebbe apparire, ne hanno chiesto la sospensione al tribunale.