Sabato 18 Giugno è stata la Notte Bianca (sic) a Venezia, ma solo dalle 17 alle 24, e per qualche istituzione sino alle 23 (e anche fino alle 22,30, dato che è nelle abitudini locali quella di andare a
dormire prima delle galline!) Comunque, un’occasione per fare un giro di mostre o altri eventi, in ore insolite e meno soffocanti in giorni di scirocco. Ho allora deciso di fare un giro di esposizioni che ancora mi mancavano. Ho iniziato con la Fondazione Bevilacqua La Masa in piazza S.Marco dove, sino al 25 Settembre, ci si può aggirare per le sale ricevendo i molti stimoli del progetto XIJING, coordinato da un gruppo di artisti cinesi, attraverso installazioni e provocazioni… Poco lontano, nella chiesa di S.Fantin, di fronte alla Fenice, una delle sedi del padiglione dell’Ucraina che propone OKSANA MAS, un ingegnoso gigantesco lavoro che ricrea opere rinascimentali con la tecnica del mosaico, le cui tessere sono miriadi di piccole uova policrome. POST-VS-PROTO-RENAISSANCE allude proprio al colto gioco di rimandi, e nel caso del Cristo riprodotto, la suggestione è grande, e per le luci sapienti, e per il luogo sacro che lo ospita. Un po’ più lontano, in Campo S.Maria Formosa alla Fondazione Querini Stampalia, differenti proposte, fra cui, all’ultimo piano, il padiglione di Haiti con molte opere di diversi artisti molto stimolanti, come i totem polimaterici ed affascinanti di JEAN HÉRARD CÉLEUR. Al terzo piano, invece, un’ampia scelta di lavori di MARISA MERTZ, con la sua fragilità di grandissima forza, l’arditezza cromatica, le piccole teste “antiche”, forse non perfettamente integrate nelle sale del museo, come se il dialogo non fosse nato… Non sempre queste operazioni riescono. Peccato! Il museo è straordinario, Marisa Merz una grandissima artista. Il padiglione dello Zimbabwe è ospitato a S.Maria della Pietà ed offre anche questo, un bel ventaglio di personalità. A Palazzo Bianchi Michiel, vicino a Campo S.Apostoli, una manifestazione intitolata: PINO PASCALI, ritorno a Venezia, organizzato da Puglia Arte contemporanea ed aperta soltanto sino al 7 Agosto. E’ contemporaneamente un’ampia retrospettiva del grande artista prematuramente scomparso, accanto ad un’ampia scelta di artisti interessantissimi premiati al concorso a lui intitolato. Ultima tappa della serata, Ca’ D’oro dove ho per la prima volta calpestato il magnifico pavimento in marmi policromi del cortile, e dove si può visitare,anche una mostra temporanea del misterico De Dominicis. Altre cose mi sarebbero interessate, ma avevano chiuso prima del tempo! Tornerò!
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