Così ci scrive un lettore commentando la notizia Il nuovo Sindaco di Bologna segue l’onda omofoba che abbiamo pubblicato domenica scorsa: ‘‘…non sono del PD, non sono di destra, non sono
di Bologna, e non conosco questo sindaco, e i più mi definirebbero di estrema sinistra. Ma ho sentito qualcosa su questo provvedimento e il vostro commento, come quello di tanti, perdonate la volgarità, ma mi pare un’enorme stronzata. Se vogliamo istituire le coppie di fatto (cosa fondamentale per me) dobbiamo stabilire delle differenze nette col matrimonio. Se no a che cavolo servono le coppie di fatto? Una volta per tutte: le coppie di fatto devono essere più elastiche, dinamiche, fllessibili, pensate proprio per chi ha un’unione e non si vuole sposare. Quindi trovo giustissimo riconoscere diritti e doveri più forti al matrimonio. Dopo di che si può anche pensare di aprire, come è giusto, il mastrimonio ai gay. Ma il punto è: dare una definizione netta di coppia e di matrimonio, indipendentemente dall’orientamento. Mi sembra invece completamente sbagliata la posizione di chi (non mi riferisco necessariamente a voi) vuole dare alle coppie di fatto quasi le stesse caratteristiche del matrimonio, per consentire anche ai gay di accedere in un modo indiretto a una sorta di istituzione matrimoniale. Se per i gay ci deve essere matrimonio, matrimonio si deve chiamare, alla luce del sole.”
Abbiamo lasciato tutto quello che c’era, errori di sintassi compresi. E ci piace che questo lettore, che dimostra di seguirci con assiduità, e che per questo ringraziamo, ci abbia scritto direttamente ”e con la pancia”. Tuttavia va chiarito un punto: il nostro attacco non era al rifiuto dei Di.Co da parte del nuovo sindaco di Bologna, e nemmeno all’ipotetica (e fantascientifica) istituzione matrimonio gay come tale. Il nostro commento, se non l’abbiamo esplicitato bene lo facciamo ora, era riferito all’ennesimo eletto del PD che dopo le elezioni sconfessa pubblicamente le decisioni del suo partito, le parole del suo partito su questioni tanto importanti come i diritti delle persone omosessuali, che si parli di Coppie di Fatto o matrimonio le cose non fa differenza. Il nostro lettore dimostra un terribile italico difetto: parlare molto, di molto o di tutto, senza capire molto o fermandosi a ciò che suggerisce ”la pancia”. Sulle coppie di fatto, sui matrimoni gay, si continua a dire qualsiasi cosa, in qualsiasi modo, per qualsiasi ragione e non si arriva a una soluzione che consenta a cinque milioni di persone senza diritti e con tutti i doveri, di vivere come vivono gli altri e le associazioni LGTB non fanno niente, se non rincorrere poltrone e posti di comando ad uso del loro ombelico.
P.S. Nemmeno noi siamo di destra, e nemmeno di sinistra, e nemmeno di centro. Facciamo un giornale. E su questo giornale ci permettiamo di incazzarci. E oggi il Sindaco aggiusta il tiro, come sempre ha fatto il suo partito dopo le enormi cazzate pronunciate dai suo eletti.