Lei è Maria Pia Garavaglia, cattolica praticante e senatrice del Pd, e si lancia all’attacco del Gay Pride con una veemenza che ricorda Don Chisciotte (libro che non deve avere letto). In una recrudescenza di
odio omofobo mascherato da finto buonismo, la Signora afferma che ”ogni associazione deve avere il diritto di manifestare in libertà e sicurezza nelle strade e nelle piazze delle nostre città”. Da cattolica praticante la Signora ritiene che ”Giuliano Pisapia abbia fatto bene a permettere che si svolga il Gay Pride nel capoluogo lombardo”, che solo mancherebbe che si vietasse alla gente di manifestare sulla base della superstizoni animiste della Buona Cristiana. Donna Garavaglia commenta quindi che ‘‘la decisione di concedere addirittura il patrocinio del Comune” la lascia perplessa ”perché rischia di offendere la sensibilità di molti cittadini che hanno appoggiato e votato per Pisapia”. Signori, questo è il Partito Democratico, che pretende essere il nuovo e i cui esponenti fanno esercizi di retorica sui Gay Pride e tacciono sui preti che violentano i ragazzini.
Iscrivetevi alla nostra newsletter (saremo molto rispettosi, non più di due invii al mese)