Nuovi bombardamenti scuotono la capitale libica, mentre un portavoce del dittatore Gheddafi annuncia un nuovo cessate il fuoco (ma poi riprendono i bombardamenti su Bengasi). Dal bunker di
Gheddafi si alzerebbero colonne di fumo, anche se il capo di stato maggiore USA sottolinea che ”l’obbiettivo non è il Colonnello”.La Lega Araba dopo il sì iniziale è ora contraria ai raid e annuncia una riunione di emergenza. All’intervento, oltre l’America, partecipano Francia, Gran Bretagna, Italia e Canada.
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