Una bella mostra, aperta fino al 13 giugno, vi aspetta a Trieste nel Salone degli incanti dell ex Pescheria, in riva Nazario Sauro. Aperta al pubblico fino al 19 giugno. Il titolo è ”Trieste Liberty,
costruire e abitare l’alba del Novecento”. Questa manifestazione fa parte di una serie di iniziative del MOVIMENTO LIBERTY IN ITALIA, Comitato nazionale per le celebrazioni del Centenario. Si inizia da qui, poi sarà la volta delle esperienze Versiliane, di Salsomaggiore, ed infine di Palermo, ognuna con le sue particolarità. Questa è la riflessione locale sul movimento, specialmente perchè la stagione triestina oltre a dover far fronte a molte ostilità, ha fatto tesoro della Secessione Viennese, come dello Jugendstil,e delle esperienze nazionali. La mostra molto ampia propone numerosissimi spunti di riflessione e respira dell’ampio, altissimo, sontuoso e restauratissimo spazio del salone, dove su numerosi tavoli e molti ampi pannelli sono esposti gli argomenti, e sotto ”bandiere” verticali sospese che decorano, riportando motivi decorativi in stile. Il percorso è diviso in cinque sezioni e prende in esame un buon numero di edifici rappresentativi con la loro storia (come quella degli architetti, in relazione con la città, le sue strade, i suoi spazi, un piano vago ed i cittadini). Conoscendo la città è un grande piacere ritrovare edifici noti ed amati, che magari s’incontrano andando a casa di amici, o si vedono dalle loro finestre! Il lavoro scientifico è molto accurato: son esposti disegni, realizzazioni, foto d’epoca, fino alle foto attuali, accurate, a colori e di grandi dimensioni, dovute all’attenzione di Marco Covi. Oltre alle personalità di architetti noti ed all’epoca contrastati, e talvolta dalle scelte contradditorie data l’atmosfera ostile che all’inizio li circondava, sono ricordate le figure di due ebanisti notissimi in città che hanno influenzato il gusto del periodo con la costruzione di tre ambienti con mobili coevi. La visita è resa maggiormente agevole dalle piante chiarissime, i pannelli esaustivi e sintetici. Un importante catalogo dovrebbe essere pronto fra una diecina di giorni e data l’importanza della mostra, dovrebbe essere ponderoso e molto completo. Fra i molti materiali d’epoca, un magnifico modello della Stazione della Transalpina datato 1908.
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