E’ la nuova strategia dell’integralismo religioso dei genitori cristiani d’America, dopo le aperture sulle coppie omosessuali di Barak Obama. Lontani dal contestare direttamente le scelte, che andare allo
scontro non si può, si stanno organizzando per denunciare la ”discriminazione dei valori cristiani”. Che sarebbe essere senza vergogna, che però non va detto, ché son permalosi. Dopo centinaia di anni in cui i valori cristiani hanno bruciato, incarcerato, torturato, discriminato, vilipeso, ora sarebbero questi valori a venire ”messi in un ghetto” a causa dell’uguaglianza di diritti che non prescinde dall’orientamento sessuale. Dopo anni in cui i valori cristiani hanno appoggiato nazismi, sono venuti a patti con dittature e si sono nascosti quando si ammazzavano migliaia di musulmani (leggesi Kosovo), ora pretendono di non finire ”in un ghetto” in un mondo che comincia a dire basta alle persecuzioni gratuite. Dopo decenni di violenze sessuali su minori, di turpi storie tra preti adulti e catechisti bambini, ora pretendono di non essere ”messi in un ghetto” e accusano gli oomosessuali. Il Medioevo è lontano, ma non nelle intenzioni dei cuccioli di Ratzinger.
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